Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.— Francesco Algarotti
Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
Molti vanno a Parigi e pochi ci sono stati.
Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.
La solitudine è la dieta dell'anima, disse sensatamente non so chi.
La ignoranza dell'uno è la misura della scienza dell'altro.
Lo stile più semplice, e che conviene più comunemente usare, è di tutti il più difficile; come tra tutte le biade la più delicata è quella, che richiede dall'uomo il più di fatica e di studio.
Tiene in sé la pittura forza divina.
Se dipingete, chiudete gli occhi e cantate.
I colori in pittura sono le lusinghe per convincere gli occhi, come la dolcezza della metrica lo è in poesia.
Il colore non aggiunge una qualità gradevole al disegno - la rinforza.
Non fa molta differenza come la pittura viene applicata fintanto che qualcosa viene detto. La tecnica è solo un mezzo per arrivare a una dichiarazione.
La pittura è innanzitutto un prodotto dell'immaginazione, non deve mai essere una copia. L'aria che si vede nei quadri non è respirabile.
Io sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.
Dipingere non è per me un divertimento decorativo, oppure l'invenzione di plastica di una realtà ambigua; ogni volta la pittura deve essere invenzione, scoperta, rivelazione.
La pittura di Frappi appare come una sorta di pacata provocazione a un'arte figurativa che rifiuta letture e non vuole darne.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.