Non c'è nessun perdono, in tutta questa pietà.— Francesco De Gregori
Non c'è nessun perdono, in tutta questa pietà.
Quello della politica è l'equivoco più delicato che mi riguarda. Sono di sinistra, però in più occasioni ci sono state appropriazioni indebite, fraintendimenti e collocazioni che non mi sono piaciute.
E chissà se si può capire che milioni di rose non profumano mica, se non sono i tuoi fiori a fiorire, se i tuoi occhi non mi fanno più dormire.
Più che poesia sarebbe più giusto descrivere il mio modo di fare canzoni come parte della letteratura del mondo di oggi.
I poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa.
Doppio come l'innocenza, se fosse Abele sarebbe Caino, antidoto senza veleno e alibi senza assassino. Perdonami se sto lontano, e cercami vicino.
Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Solamente chi è puro di cuore perdona la sete che conduce alle acque morte. E soltanto chi si regge ben saldo sulle proprie gambe sa porgere la mano a chi inciampa.
La forma sublime del disprezzo è il perdono.
Il perdono non si può disinteressare di colui al quale è destinato.
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.
Quando lei grida che quel che hai fatto è stato imperdonabile, ha già cominciato a perdonarti.
La donna non perdona all'uomo d'indovinare ciò che essa pensa da ciò che dice.
Chi ti perdona ha bisogno dei tuoi peccati.
Non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Quando le donne ci amano, ci perdonano tutto, persino i nostri crimini. Quando non ci amano, non danno credito a nulla, nemmeno alle nostre virtù.