I poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa.
Quello della politica è l'equivoco più delicato che mi riguarda. Sono di sinistra, però in più occasioni ci sono state appropriazioni indebite, fraintendimenti e collocazioni che non mi sono piaciute.
Babbo c'è un assassino non lo fare bussare Babbo c'è un indovino non lo fare parlare Babbo c'è un imbianchino vestito di nuovo c'è la pelle di un vecchio serpente appena uscita da un uovo e c'è un forte rumore di niente.
Ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui, cosa importa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano una linea che gira... e lui risponde serio "è mia": sottindende la vita.
La vita... Questa scatola vuota, quest'anima nuda, questa retta finita, quest'acqua che corre veloce in salita, quest'anima forte e ferita.
E quando usciamo inciampiamo nelle stelle... perché le stelle ormai quasi non le vediamo più.
I popoli si immaginano di odiare la poesia ed essi sono tutti dei poeti e dei mistici.
La poesia degli antichi era quella del possesso, la poesia dei moderni è quella dello struggimento.
Un sano tirocinio poetico non consiste in altro che nell'imparare ad essere scontenti.
I versi del poeta innamorato non contano.
Il poeta non deve edificare, deve soltanto allineare.
La poesia è una malattia del cervello.
La poesia è l'eroina della filosofia. La filosofia eleva la poesia a principio. Essa ci insegna a conoscere il valore della poesia. La filosofia è la teoria della poesia. Essa ci mostra che cosa sia la poesia: che è uno e tutto.
La poesia non è una liberazione di emozioni, ma una fuga dalle emozioni.
Per la poesia la giovinezza non basta: la fanciullezza ci vuole!
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.