La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale.
Chi ha scorto l'universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell'uomo è lui. Non gl'importa la sorte di quell'altro, non gli importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno.
Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini.
Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
Nella poesia v'è una somma utilità, e gioia e nobiltà, sì che colui che ne è privo non può considerarsi educato liberalmente.
Che buon tempo! Star lì a fare la fatica di far versi quando ce ne sono tanti già belli e fatti.
La letteratura sta alla poesia come la menzogna alla verità.
Conviene al poeta ch'egli stesso sia casto e pio, ma non occorre che tali siano i suoi versi.
In ogni poesia vi è una contraddizione essenziale. La poesia è molteplicità triturata e che restituisce fiamme.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
I poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa.
La poesia è una grazia, una possibilità di staccarsi per un po' dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo.
Scrivere poesie non è difficile. Difficile è viverle.
Il compito della poesia è quello di guardare in faccia la Medusa e non già di mandarla dal parrucchiere affinché la renda più presentabile.