Perdonare quelli che si sottomettono e sconfiggere i superbi.
Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.
Finché il re è sano e salvo, tutti la pensano in egual maniera, ma, perduto il re, il patto è infranto.
Vince solo chi è convinto di poterlo fare.
Felice è chi ha potuto conoscere le cause delle cose.
Ogni difficoltà è vinta dall'aspro lavoro, e dal bisogno che incalza nelle dure vicende.
L'accettazione, la tolleranza e il perdono. Queste sono lezioni che cambiano la vita.
Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
Madre comune d'ogni popolo è Roma e nel suo grembo accoglie ognun che brama farsi parte di lei. Gli amici onora; perdona a' vinti; e con virtù sublime gli oppressi esalta ed i superbi opprime.
Perdoniamo facilmente agli amici i difetti che non ci toccano.
Ciò che devi accettare adesso è il perdono e io ti dico che questo è la cosa più difficile da accettare e che devi farlo continuamente.
Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri.
Chi perdona facilmente invita all'offesa.
Il perdono presuppone sempre un po' di oblio, un po' di disprezzo e molta convenienza.
Amare non significa trovare la perfezione, bensì perdonare terribili difetti.
Chi ti perdona ha bisogno dei tuoi peccati.