Il gusto è il genio del critico.— Francesco De Sanctis
Il gusto è il genio del critico.
Il suicidio fu l'ultima virtù degli antichi. Nel pieno disfacimento d'ogni principio morale e di ogni credenza, essi formarono sotto il nome di stoicismo una filosofia della morte: non sapendo più vivere eroicamente, vollero saper morire da eroi.
La parola è potentissima quando viene dall'anima e mette in moto tutte le facoltà dell'anima ne' suoi lettori, ma, quando il di dentro è vuoto e la parola non esprime che se stessa, riesce insipida e noiosa.
Che faceva l'Italia innanzi a quel colossale movimento di cose e d'idee? L'Italia creava l'Arcadia.
La semplicità è la forma della vera grandezza, di una grandezza inconscia e divenuta natura.
Il critico è simile all'attore; entrambi non riproducono semplicemente il mondo poetico, ma lo integrano.
Molti credono di avere un gusto classico e hanno soltanto un gusto borghese.
In Inghilterra il caffè ha sempre il gusto di un esperimento chimico.
I gusti non si discutono. Ma si coltivano.
Strappare manifesti dai muri è la sola compensazione, l'unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento e delle trasformazioni favolose.
Perché il gusto, il più rozzo dei sensi, è dispensato dalle regole etiche che governano gli altri sensi?
Non c'è nulla di più terribile dell'immaginazione senza gusto.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. I loro gusti potrebbero essere diversi.
Il gusto è difficile da contentare. Se mi si lascia scegliere liberamente, volentieri sceglierei un piccolo posto a fianco del paradiso, meglio ancora - dinanzi alla sua porta!
Il buon gusto è meglio del cattivo gusto, ma il cattivo gusto è meglio di nessun gusto.