Cosa bella e mortal passa e non dura.— Francesco Petrarca
Cosa bella e mortal passa e non dura.
Pallida no, ma più che neve bianca, che senza venti in un bel colle fiocchi, parea posar come persona stanca; quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi, sendo lo spirto già da lei diviso, era quel che morir chiaman gli sciocchi: morte bella parea nel suo bel viso.
O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti torniamo a la grande madre antica, E il nome nostro a pena si ritrova.
Questo nostro caduco e fragil bene ch'è vento ed ombra ed à nome beltade.
Un bel morir, tutta la vita onora.
La vita fugge e non s'arresta un'ora.
Tra tutte le definizioni della bellezza che ho trovato in varie opere di filosofia, arte, estetica ecc. ricordo con piacere quella più semplice: troviamo una cosa bella in proporzione alla sua idoneità ad una funzione.
La felicità è una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza.
Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
Era bella come la moglie di un altro.
La bellezza non è nel viso. La bellezza è nella luce nel cuore.
Il più delle volte un'aria di dolcezza o fierezza in una donna, non significa che essa sia dolce o fiera: è semplicemente un modo d'esser bella.
Chi è bella senza fronzoli lo è doppiamente.
La bellezza ci è connaturale; perciò il nostro sobbalzo di gioia quando la riconosciamo.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.