I libri condussero alcuni alla saggezza, altri alla follia.— Francesco Petrarca
I libri condussero alcuni alla saggezza, altri alla follia.
Il saggio muta consiglio, ma lo stolto resta della sua opinione.
Ragion contro forza non ha loco.
O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti torniamo a la grande madre antica, E il nome nostro a pena si ritrova.
Ai terremoti non v'è rimedio alcuno. Se il cielo ci minaccia con le folgori, pure si trova scampo nelle caverne. Ma contro i terremoti non vale la fuga, non giovano nascondigli.
Povera e nuda vai, Filosofia.
Ogni libro che aprite ha la sua o le sue lezioni da offrirvi, e abbastanza spesso i libri brutti hanno da insegnarvi di più di quelli belli.
Non merita d'essere letto il libro che non lasci desiderio d'essere riletto.
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.
Il libro che per primo meriterebbe di essere proibito è il catalogo dei libri proibiti.
I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo.
I libri hanno valore soltanto se conducono alla vita, se servono e giovano alla vita, ed è sprecata ogni ora di lettura dalla quale non venga al lettore una scintilla di forza, un presagio di nuova giovinezza, un alito di nuova freschezza.
L'amore dei libri è fonte, per sé solo, di mille piaceri vivissimi, piaceri della vista, del tatto, dell'odorato. Certi libri, si gode a palparli, a lisciarli, a sfogliarli, a fiutarli.