Che farei io senza l'assurdo?— Frida Kahlo
Che farei io senza l'assurdo?
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
La rivoluzione è l'armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita.
Io ti consegno il mio universo.
Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.
La vita scorre e apre sentieri che non si percorrono invano. Ma nessuno può trattenersi, liberamente a giocare su quel sentiero, perché ritarda o devia il viaggio atomico e generale.
Se crediamo a delle assurdità, commetteremo delle atrocità.
Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ad essere bello bello in modo assurdo. E presto scoprirò anche che cos'è!
Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
L'assurdo è la lucida ragione che constata i suoi limiti.
È assurdo essere vivi solo a metà, la metà di noi stessi.
L'assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell'uomo e l'irragionevole silenzio del mondo.
Suonerà assurdo, ma niente di tutto quello che ho raccontato sarebbe probabilmente successo senza l'invenzione dell'aria condizionata.
In un paese in cui regni apertamente il dogma della sovranità del popolo la censura è non solo un pericolo ma anche una grande assurdità.
L'età matura è spesso più assurda della gioventù e molto spesso è estremamente ingiusta nei suoi confronti.
Un'assurdità plausibile è sempre migliore di una possibilità che non convince.