Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.— Frida Kahlo
Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.
Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.
Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.
Ho bevuto perché volevo annegare i miei dolori, ma ora queste cose dannate hanno imparato a nuotare.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
La musica mi trasporta in un mondo in cui il dolore non smette di esistere, ma si allarga, si placa, diventa insieme più calmo e più profondo, come un torrente che si trasforma in lago.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l'uomo.
Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
Il dolore è un gran ricostituente dell'uomo, credete; e in certi casi è un confortante indizio di vitalità morale, perché dove non vi è dolore, vi è cancrena.
L'uomo padrone di sè pone fine a un dolore con la stessa faciltà con la quale improvvisa una gioia.
Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.
Il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.