Anche il concubinato è stato corrotto per mezzo del matrimonio.
Fino a che continuerai a sentire le stelle ancora come al di sopra di te, ti mancherà lo sguardo dell'uomo che possiede la conoscenza.
Non poter prendere a lungo sul serio i propri nemici, le proprie sciagure, persino i propri misfatti è il contrassegno di nature vigorose, complete , in cui esiste una sovrabbondanza di forza plastica, imitatrice, risanatrice e anche suscitatrice d'oblio.
L'obiezione, il saltare di lato, la gaia diffidenza, il piacere della beffa sono segni di salute: tutto ciò che è assoluto appartiene alla patologia.
Prima dell'effetto si crede a cause diverse da quelle cui si crede dopo l'effetto.
L'uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso.
La convivenza rende insopportabili perfino le virtù.
Convivere con gli altri è un'arte la cui difficoltà è superata soltanto da quella di convivere con se stessi.
Da molto tempo gli uomini e le donne vivono insieme, e non si conoscono: essi non hanno, gli uni di fronte agli altri, che conoscenze falsissime o per lo meno molto vaghe ed incerte.
La logica, l'estetica, l'amore, la solidarietà umana, la collaborazione e il linguaggio scaturiscono dalle necessità della convivenza umana. Contro di esse si rivolta automaticamente l'atteggiamento del nervoso, che tende all'isolamento e che è assetato di potenza.
Dio ha inventato il concubinato. Satana il matrimonio.
Vivi e lascia convivere.