Il diletto è dalla parte di quelli che sanno a metà.
Quanto più già si sa, tanto più bisogna ancora imparare. Con il sapere cresce nello stesso grado il non sapere, o meglio il sapere del non sapere.
Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui.
Le forti correnti trascinano con sé molto pietrame e sterpaglia, gli spiriti forti molte teste stupide e confuse.
Il fascino della conoscenza sarebbe limitato se sulla sua strada non ci fosse tanto pudore da superare.
Se uno ha molto da cacciarvi dentro, una giornata ha cento tasche.
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
L'uomo di poco sapere invecchia come un bove. Crescono le sue carni, ma non cresce la saggezza.
Quanto più sai, tanto più c'è da esplorare, e trovi sempre dell'altro.
Con poco sapere, ma di buona qualità, si produce di più che con moltissimo sapere di cattiva qualità.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
La nostra ricchezza muore con noi, poiché l'abbiamo tutta nella nostra testa e nessuno potrà sottrarcela, a meno che non ci taglino la testa e allora non ci occorre più nulla.
Se sai, sta' zitto.
Tra credere e pensare di sapere vi è solo una breve distanza ed è rapidamente colmata.
Non sa niente. E crede di saper tutto. Questo indica una chiara vocazione per la carriera politica.
Ci sono persone che sanno tutto, e purtroppo è tutto quello che sanno.