Scrivere meglio significa contemporaneamente anche pensare meglio.
Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
Come una cascata diventa nella caduta più lenta e sospesa, così il grande uomo d'azione suole agire con più calma di quanto il suo impetuoso desiderio facesse prevedere prima dell'azione.
Non faccio elemosine. Non sono abbastanza povero per farle.
La pazzia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli e nei tempi è la regola.
Chi è in tutto e per tutto un maestro prende sul serio tutte le cose soltanto in relazione ai suoi scolari persino se stesso.
Come la negligenza nel vestire rivela disprezzo per la società nella quale si va, così lo stile affrettato, trascurato, cattivo rivela un offensivo disprezzo per il lettore, il quale poi lo ripaga giustamente non leggendo.
Scrivere lettere a mano è diventata un'anomalia, non si usa più.
Tutti possono scrivere un romanzo in tre volumi: ciò richiede semplicemente una completa ignoranza della vita e della letteratura.
Di solito il motivo per cui chi scrive non dice qualcosa è questo: non sa cosa dire.
Se non scrivo quello che vedo effettivamente accadere su questo globo infelice racchiuso nei contorni del mio teschio penserò che il povero Dio mi abbia mandato sulla terra per niente.
Leggi quello che hai scritto, e ogni volta che trovi un passo che ti sembra particolarmente bello, cancellalo.
Scrivo perché mi piace scrivere. E mi piace scrivere perché facendolo mi sento vivere oltre che esistere.
Se gli scrittori dovessero attendere fino a che la loro preziosa psiche sia completamente serena non verrebbe scritto poi molto.
Quando un matematico o un filosofo scrivono con nebbiosa profondità, dicono qualche sciocchezza: su questo non c'è pericolo di sbagliare.
L'atto di scrivere tende, per sé stesso, a logicizzare il pensiero.