Non tollero più che tu sia così simpatico, merda!— Gabriel García Márquez
Non tollero più che tu sia così simpatico, merda!
Maledizione, pensai, com'è sleale il rossore!
In un istante le si rivelò nella sua completezza la portata del suo stesso inganno, e si domandò atterrita come avesse potuto incubare per tanto tempo e con tanta sevizia una simile chimera nel cuore.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Era un pappagallo spelacchiato e maniaco, che non parlava quando glielo chiedevano bensì nelle occasioni più impensate, ma allora lo faceva con una chiarezza e un uso della ragione non molto comuni negli esseri umani.
"Ricco no" - disse - "sono un povero con soldi, che non è la stessa cosa."
I sistemi più autoritari provocano, nei paesi in cui vengono applicati, allucinanti casi di devianza e, per la stessa ragione, inducono a una relativa tolleranza rispetto alle stranezze umane più strabilianti.
Certe persone sono intolleranti al punto che ascoltare altri esprimere la loro fede li riempie di rabbia ed amarezza. Ma questa è materia per i terapeuti, non per il consiglio di amministrazione della nostra scuola e per le riunioni del nostro consiglio comunale.
L'intolleranza è responsabile della cattiveria, delle violenze, del terrore e dei dolori che torturano il mondo.
L'atto di abnegazione sembra conferirci il diritto di essere duri e spietati verso gli altri.
Gli uomini si stancano non tanto di non fare le cose che vogliono fare quando di fare le cose che non vogliono fare.
Quando gli uomini sono molto felici non tollerano la musica che non conoscono.
La vita non sopporta che ci si guardi troppo dentro.
I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti.
La razza umana non può sopportare troppa realtà.
Credetemi, ne so qualcosa di intolleranza razziale. A undici anni fui chiamato "sporco italiano" a casa mia, nel New Jersey. L'abbiamo fatto tutti. Tutti abbiamo usato la parola negro, ebreo, giallo e così via. Basta, ragazzi. Tornate a scuola.