Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
Un leader è inutile quando agisce contro le ingiunzioni della propria stessa coscienza, circondato com'è da gente che nutre ogni sorta di opinioni. Egli andrà alla deriva come una nave senz'ancora se non si lascerà guidare e mantenere saldo dalla voce interiore.
L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri.
Ogni sera, quando vado a dormire, muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato.
Dove c'è paura non c'è religione.
La fede non è un fiore delicato, destinato ad appassire al minimo accenno di brutto tempo. La fede è come le montagne dell'Himalaya, che non possono modificarsi in alcun modo. Non c'è tempesta che possa smuovere le montagne dell'Himalaya dalle proprie fondamenta.
L'unica giustificazione possibile per Dio è che non esiste.
La natura, voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio. In altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto.
Dio è il sommo Sé. Egli è intocco dalle pene della vita, dalle azioni e dalle loro Conseguenze.
Dio appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile.
Contro Pascal, io dico: il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe e il Dio dei filosofi è lo stesso Dio.
Non sono un uomo di Dio, anche se credo che la società sia migliore con Lui che non senza.
Dio è all'inizio, non mai alla fine.
Dio è l'eterno, mentre il tempo è un idolo, quando diventa oggetto di venerazione.
Se sento Dio, lo sento in me come una forza che mi spinge e non come un estraneo da adorare.
Ov'è giudice Iddio, sempre è la vita.