Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?— Denis Diderot
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?
Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.
La miseria avvilisce, la clausura deprava.
Sai quali sono i cattivi padri? Quelli che hanno dimenticato gli errori della loro giovinezza.
Si rischia tanto a credere troppo quanto a credere troppo poco.
Le lacrime del vero attore discendono dal cervello, quelle dell'uomo sensibile salgono dal cuore.
Moltissime persone non parlerebbero di Dio, e neppure lo bestemmierebbero, se tanta gente non facesse di tutto per dargliene uno.
Bellezza, ogni incanto della vita passa... Resta solo eterno l'amore, causa di ogni opera buona, che sopravvive a noi, che è speranza e religione, perché l'amore è Dio.
Non cerco di immaginare un Dio; mi basta guardare con stupore e ammirazione la struttura del mondo, per quanto essa si lascia cogliere dai nostri sensi inadeguati.
Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio.
Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'Universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi a inventare una voce al suo terribile silenzio.
Non c'è da temere che la mia felicità passi, perché Dio ne è l'unico oggetto ed egli non cambia.
Tutta la terra se ha un cuore lo faccia pulsare sul cuore di Dio.
L'idea di un Dio, un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica.
Solo un Dio che si propone con segni, indizi, tracce, impronte e che non si impone, apparendo sfolgorante nella Sua gloria, può instaurare con le Sue creature un rapporto libero e non una dipendenza necessaria.
Spetta solamente a Dio incolpare la gente.