Talvolta si prende come cattiva abitudine l'essere infelici.
Un modo di farsi un'idea delle miserie dei nostri compatrioti è andare a vedere i loro piaceri.
La razza è più forte del pascolo.
Amo non solo essere amato, ma anche sentirmelo dire.
Fra tutte le forme di errori, la profezia è la più gratuita.
Non provo compassione per i presuntuosi, perché penso che portino con sé i mezzi per consolarsi.
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l'infelicità.
L'infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
Tutta l'infelicità dell'uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo.
Gli infelici valutano costantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
Dal non poter assodare cosa avvenga nell'anima di un altro, non è facile che provenga infelicità: infelicità grande invece necessariamente deriva a chi non tiene dietro ai moti dell'anima propria.
Nessuno è più infelice che la maggior parte di quelli che sono generalmente ritenuti felici.
L'infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.
Niuno stato è così misero, il quale non possa peggiorare; e nessun mortale, per infelicissimo che sia, può consolarsi né vantarsi, dicendo essere in tanta infelicità, che ella non comporti accrescimento.
Nessuno è infelice se non per colpa sua.