Tutta l'infelicità dell'uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo.— Blaise Pascal
Tutta l'infelicità dell'uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo.
Gli uomini s'impegnano a correr dietro a una palla e a una lepre: anche i re si divertono a questo modo.
Bisogna ubbidire ai superiori, non perché sono giusti, ma perché sono superiori.
Un medesimo significato cambia secondo le parole che lo esprimono. I significati ricevono dalle parole la loro dignità, invece di conferirla ad esse. Bisogna cercare degli esempi.
Per fare di un uomo un santo occorre solo la grazia. Chi dubita di questo non sa cosa sia un santo né cosa sia un uomo.
Nell'amore, un silenzio val più di un discorso.
Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.
È difficile essere uomini, difficile nello stesso tempo essere la terra e il sale della terra, la vita e il senso della vita.
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.
L'uomo non può essere definito. Mi preoccupa sempre un po' quando si vuole definire l'uomo. Temo che non lo si possa delimitare, ed è quello che vuol dire "definire". Questo potrebbe essere fatto solo escludendo.
Spesso l'uomo diventa quello che crede di essere.
L'uomo non è del tutto colpevole, poiché non ha cominciato la storia; né del tutto innocente, poiché la continua.
L'uomo è un essere finito, un essere di orizzonti, avanza a tentoni verso l'avvenire sulla linea del tempo contato.
Gli uomini possono dividere quello che posseggono, ma non se stessi.
L'umanità i dilemmi non li risolve, ma li pianta lì.