Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce.
Il mite non giudica il peccatore, ma lo consola e lo rinfranca. Poiché conosce le sofferenze e i problemi del discepolo, li prende su di sé e soffre con lui.
Chi è mite rinuncia alla violenza, ma ripone anche la massima fiducia nella costruttività di questa scelta etica.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Uno è mite nei suoi rapporti con l'altro quando cerca nell'altro quello che è buono in lui, o molto buono, e quello che potrebbe portare molto più lontano.
La mitezza è il cielo, l'ira è l'inferno, il punto di mezzo fra i due è questo mondo. [...] Perciò più sei mite, più sei vicino al cielo.
Anche quando ci può essere la necessità di uno sfogo, in certe ore di solitudine e di abbandono, il silenzio e la mitezza sono temperamenti che rendono più fruttuoso il patire qualche cosa per amore di Gesù.
Per quante volte il mite lume de li occhi suoi misericordi ne' miei torbidi spiriti discordi ridusse in pace ogni più trista lite.