L'egoismo comune necessita e cagiona l'egoismo di ciascuno.— Giacomo Leopardi
L'egoismo comune necessita e cagiona l'egoismo di ciascuno.
L'uomo non desidera e non ama se non la felicità propria. Però non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subbietto di essa felicità. In modo che propriamente viene ad amare questa e non quella, ancorché spessissimo attribuisca all'una l'amore che porta all'altra.
Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.
Il mondo è simile alle donne: con verecondia e con riserbo da lui non si ottiene nulla.
L'ubbriachezza è madre dell'allegrezza.
Amabile non pare e non è se non quegli che lusinga o giova l'amor proprio altrui.
Egoista. Persona priva di considerazione per l'egoismo altrui.
Non c'è vera felicità nell'egoismo.
Nessun egoismo è così insopportabile come quello del cristiano riguardo alla sua anima.
Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
Togliete l'egoismo all'uomo, voi ne fate una pietra: non ha più ragione di operare né il bene né il male. L'egoismo è l'unico movente delle azioni umane.
La gente egoista è terribilmente capace di grandi amori.
È sempre egoismo, il voler vivere come il voler morire.
L'egoismo è una forma di avidità. Come ogni forma di avidità, è insaziabile, per cui non c'è mai una vera soddisfazione.
L'egoismo ispira un tale orrore che abbiano inventato le buone maniere per nasconderlo, ma traspare attraverso tutti i veli e si tradisce in ogni occasione.
La morale non è nulla più che la regolarizzazione dell'egoismo.