Il talento è amico della violenza e della crudeltà in trasmissione.— Gianfranco Funari
Il talento è amico della violenza e della crudeltà in trasmissione.
Noi italiani abbiamo nella coda il veleno dell'avverbio dubitativo.
La donna più importante che ho incontrato? La politica.
Non sono un giornalista, sono un giornalaio.
La mattina, quando ti alzi, non ti chiedere che cosa devi fare, ma che cosa puoi fare per essere felice.
La mediocrità non riconosce nulla che le sia superiore; ma il talento riconosce istantaneamente il genio.
Nulla compete a chi rivendica competenze pur essendo incompetente. È privo di competitività.
Le più brillanti disposizioni, i talenti innati debbono essere completati dalla formazione e dall'esperienza.
Sgobba per fare di te stesso una persona notevole per un talento o per l'altro.
Anche i più dotati hanno bisogno di un iniziatore.
Una buona istruzione è solitamente dannosa per una ballerina. Una buona caviglia è meglio di una buona testa.
I poeti non hanno bisogno di andare alle cascate del Niagara per descrivere la forza dell'acqua che cade.
Il mio talento è tale che nessuna impresa, per quanto vasta di dimensioni, mai supererà il mio coraggio.
Nessuno si sogna di negare l'importanza del talento individuale, «dell'intuitività» risolutiva del grande giocatore che vede autostrade dove altri solo sentieri.
Nulla al mondo può prendere il posto della perseveranza.Non il talento, nulla è più comune di uomini di talento falliti.Non il genio; il genio incompreso è ormai un luogo comune.Non l'istruzione; il mondo è pieno di derelitti istruiti.Solo la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti.