I saggi vivono per i pazzi, e i pazzi per i saggi. Se tutti fossero signori, non ci sarebbero signori: così, se tutti saggi, non ci sarebbero saggi, e se tutti pazzi non ci sarebbero pazzi. Il mondo sta bene come sta.
Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose.
Chi nulla ama non ha da temere, o sperare, o vantarsi, a andar fiero, osare, umiliarsi, emulare, adirarsi, o provare altri sentimenti del genere.
A chi manca il danaio, non solo mancano pietre, erbe e parole, ma l'aria, la terra, l'acqua, il fuoco e la vita istessa.
In viva morte morta vita vivo!
Si è veramente savi soltanto nelle cose che ci interessano poco.
Il buonsenso è un grado non comune di ciò che il mondo chiama saggezza.
Il giudizio è più che una capacità. Fa partire per mari intellettuali oltre le sponde di dure e indiscutibili informazioni fattuali.
Un certo uomo ci ha chiamati, 'tra tutti i popoli i più saggi in azione,' ma ha aggiunto, 'i più stupidi nei discorsi'.
Il superficiale considera la libertà un disimpegno da ogni legge, da ogni impedimento. Il saggio vede in essa, al contrario, la potente Legge delle Leggi.
La costanza dei savi è l'arte di chiudere l'agitazione nel proprio petto.
Un cauto e prudente autocontrollo è la radice della saggezza.
Tutto ciò che hai ha delle conseguenze secondarie. Considerare le conseguenze secondarie è il marchio di garanzia della saggezza e la base di ogni civiltà.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un'altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
Il proverbio è l'ingegno di un uomo e la saggezza di tutti.
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