Motivare l'amore non è amare.
Venga il tuo Regno, e sia più bello di tutti i sogni, più intenso di tutte le lacrime di chi pianse e morì nella notte per costruirlo.
L'avaro non vede che il possesso, non vive che per possedere, il possesso è per lui il fine supremo. Il possesso, da schiavo, è divenuto padrone e selvaggiamente trionfa.
Il Regno verrà con il fiorire della vita in tutte le sue forme.
L'amore tuo diffonde il suo vigore in tutto il mio essere, come un vino.
Essere amati significa ardere e consumarsi. Amare è: illuminare con olio inesauribile.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona.
Dio stesso è la fonte e la realtà dell'Eros, e ne proibisce una doppia profanazione: quello del libertinaggio, che ne è la profanazione, e quella dell'ascetismo che per calcolo o per pessimismo congenito ne è la negazione.
Forse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essere amati, vale a dire vogliamo qualcosa dall'altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza.
L'amore andrà tanto lontano dall'anima quanto dagli occhi.
La vista di tutto ciò che è estremamente bello, in arte o in natura, richiama con la rapidità del fulmine il ricordo di chi si ama.
Ciò che non può essere ottenuto in una intera vita succederà quando una vita intera si unisce ad un'altra.
L'amore, è sempre davanti a voi. Amate!
Al giorno d'oggi l'amore è questione di cambiamento, il matrimonio di soldi, e il divorzio una situazione di comodo.
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