A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina.— Giulio Andreotti
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina.
Perché la stupenda frase "La Giustizia è uguale per tutti" è scritta alle spalle dei magistrati?
Si fa bene a tenere un diario; ed è utile che tanta gente lo sappia.
In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti.
Non si dimentichi mai che si è eletti per operare; e non si opera per essere eletti. La confusione dei fini risulterebbe nefasta.
La stabilità è l'obiettivo naturale per ogni espressione di potere politico ed è una finalità indispensabile per una nazione che ha conosciuto cinquanta anni fa le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa, crisaiola e poco concludente.
Mai si è vissuto tanto come quando si è pensato molto.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.
Il pensiero è malato, che la cultura dominante non ha più nessuna stima, perché il pensiero è fatto per sua natura per nutrirsi di realtà, e perciò per offrire agli uomini una verità che esso scopre nelle cose.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Pensare è sommamente nostro; sepolto nella privatezza più intima del nostro essere, È anche il più comune, usurato, ripetitivo degli atti. Questa contraddizione non può essere risolta.
Per alcuni pensieri è meglio non ammetterli, bensì allontanarli subito.
Chi vuole pensare deve rinunciare a darsi da fare.
Mai nulla fa chi troppo pensa.
Per sottrarsi alla fatica di pensare, i più sono persino disposti a lavorare.