Quando tutti pensano nello stesso modo, nessuno pensa molto.
Sono pochissime le volte che prendiamo consapevolmente una decisione riguardante avvenimenti che stanno al di là della nostra visuale.
È possibile essere saggio in alcune cose e infantile in altre, essere insieme implacabile e inetto, astuto e stupido, sereno e irritabile.
La prova fondamentale del valore di un leader è che si lasci dietro, in altri uomini, la convinzione e la volontà di proseguire la sua opera.
Gli uomini cadono nella routine quando sono stanchi e fiacchi: ha tutte le apparenze dell'attività senza averne il peso.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Uomini hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Accogli sempre l'opinione altrui, ma pensa a modo tuo.
Ogni società civile, religiosa e politica determina i confini, le «riserve» più o meno ampie, entro cui il pensiero può liberamente esprimersi.
Pensare non è essere d'accordo o in disaccordo: questo è votare.
Il pensare, che era un furore, è diventato un'arte.
Chi poco pensa, molto erra.
Ecco il grande errore di sempre: immaginarsi che gli esseri pensino ciò che dicono.
Che importa quello che faccio? Domandatemi quello che penso.