Pensiamo perché non sappiamo.— Ezra Pound
Pensiamo perché non sappiamo.
Nessuno sa abbastanza, ed abbastanza presto.
Per genio intendo una inevitabile sveltezza e dirittura in un dato campo. La trouvaille. La schietta semplicità nel cogliere i mezzi efficaci.
Le idee non entrano in azione in massa il giorno che sono nate.
Probabilmente la vera preparazione per il proprio lavoro non è ciò che si fa credendo di prepararsi al riguardo.
È la capacità di vedere dieci cose dove l'uomo comune ne vede una o dove l'uomo di talento ne vede due o tre.
Per "pensiero" io intendo tutto l'insieme - pensato, sentito, il corpo, l'intera società coi suoi pensieri condivisi - è tutto un unico processo.
Comune a tutti è il pensare.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Nessuno può alienare a favore d'altri il proprio diritto naturale, inteso qui come facoltà di pensare liberamente.
Pensare è sommamente nostro; sepolto nella privatezza più intima del nostro essere, È anche il più comune, usurato, ripetitivo degli atti. Questa contraddizione non può essere risolta.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina.
Libero pensatore. Basterebbe dire pensatore.
Chi pensa profondamente sa di aver sempre torto, comunque agisca e giudichi.
Ecco il grande errore di sempre: immaginarsi che gli esseri pensino ciò che dicono.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.