Nulla fa chi troppe cose pensa.— Torquato Tasso
Nulla fa chi troppe cose pensa.
Il peggio che ci può capitare nella vita è di avere in casa senza saperlo il nostro peggior nemico, il più crudele.
Quivi Napoli bella i regi alberga, Città vittoriosa e trionfale: Veggio altri tempi ancor, e in altri monti Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
Ahi, cieca umana mente, come i giudizi tuoi son vani e torti!
Ché nel mondo mutabile e leggiero costanza è spesso il variar pensiero.
Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".
Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori.
Pensare è difficile, però si può benissimo parlare e scrivere senza pensare.
Credere che il pensiero, non imputabile civilmente, sia non imputabile moralmente, è grand'inganno; quasiché le stesse passioni che, secondate, tergono l'azione, non torgano l'opinione.
Mentre si pensa spesso si perde l'occasione.
Un altro può anche pensare per me, ma non è desiderabile che lo faccia precludendomi la possibilità di pensare per me stesso.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.
Molte persone credono di pensare, ma in realtà stanno solo riorganizzando i loro pregiudizi.
Chiuder non posso a quel pensier le porte, Che mi reca voi viva entro la mente; Ch'ei per virtù del vostro raggio ardente V'entra per forza, e studia a la mia morte.