Che importa quello che faccio? Domandatemi quello che penso.— Jules Renard
Che importa quello che faccio? Domandatemi quello che penso.
Quando un uomo dice: 'Sono felice', vuole semplicemente dire 'Ho dei problemi che non mi riguardano'.
Non voglio più muovermi finché non avrò un paio d'ali.
La vecchiaia arriva all'improvviso, come neve. Una mattina, al risveglio, ci si accorge che tutto è bianco.
Russare è dormire ad alta voce.
Sii modesto! È il genere di orgoglio che dispiace di meno.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.
Uno si smarrisce pensando troppo, come pensando poco.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Pensare è la cosa meno salutare al mondo e le persone muoiono di ciò come muoiono di altre malattie.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che pensano e quelli che lasciano che siano gli altri a pensare.
Comune a tutti è il pensare.
Il pensiero fa la grandezza dell'uomo.
Se due uomini sono d'accordo su tutto, puoi star sicuro che solo uno dei due sta pensando.
Credere che il pensiero, non imputabile civilmente, sia non imputabile moralmente, è grand'inganno; quasiché le stesse passioni che, secondate, tergono l'azione, non torgano l'opinione.
Molti benpensanti sono poco più che custodi dei loro averi.