Come dice il poeta, scusate se la mia ignoranza è minore della vostra.— Giulio Tremonti
Come dice il poeta, scusate se la mia ignoranza è minore della vostra.
In generale in Europa e in Italia, la ricreazione è finita. Non può continuare, deve finire, l'illusione che la spesa pubblica sia o possa essere una variabile indipendente dal Pil.
Le Poste non falliranno mai, i governi passano, le Poste restano.
È finita in Europa l'"età dell'oro". È finita la fiaba del progresso continuo e gratuito. La fiaba della globalizzazione, la "cornucopia" del XXI secolo. Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro.
Non possiamo fermare la modernità, ma non possiamo nemmeno subirla in modo passivo.
Ogni verità che scopriamo, altrettanti enigmi di più da risolvere. Ogni scoperta migliaia di problemi. Ogni scoperta, superiore ignoranza.
La verità diverte sempre gli ignoranti.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
Conoscere bene qualcosa implica una profonda sensazione di ignoranza.
Nell'anima di chi è ignorante vi è sempre posto per una grande idea.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall'ignoranza.
Ci vogliono un sacco di cose per provare che sei intelligente, ma solo una cosa per provare che sei ignorante.
È meglio nascondere la propria ignoranza.
Viviamo su un'isola circondata da un mare di ignoranza. Più cresce l'isola della nostra conoscenza, più si allunga la costa della nostra ignoranza.
Il sentimento colma le lacune dell'ignoranza.