Qui lo dico e qui lo nego. C'è tutta l'Italia.— Giuseppe Pontiggia
Qui lo dico e qui lo nego. C'è tutta l'Italia.
Abituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi.
Niente si sottrae al comico, neanche la riflessione sul comico.
La malinconia dei comici è una di quelle leggende di cui nessuno dubita, come la collera dei calmi.
Carisma. Parola che lo sta perdendo, per averlo distribuito a troppi.
Si comincia a invecchiare quando tutto diventa déja vu, anche quello che non si è mai visto.
L'ira di Dio su te mormora e rugge, O Italia, o donna sonnolenta ed orba, Sanguigno il Sole le fresch'aure adugge, L'aure, che il lezzo di tue colpe ammorba.
L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono.
Italia mia, non men serva che stolta.
La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
Metello diventò vero italiano e vero uomo: prima ancora di essere elencato nei registri del comune, si trovò registrato negli elenchi della polizia.
È tempo che anche l'Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.
In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco.
L'Italia conta oltre 50 milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.
Sono fortunato perché sono nato italiano e avrei potuto appartenere a qualsiasi altra nazione, ma il mondo sarà degli italiani perché solo gli italiani hanno creato il fascismo.
Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV.