Ma come, Amore? Mi sei stato lontano così poco e non sai più baciare?— Goethe
Ma come, Amore? Mi sei stato lontano così poco e non sai più baciare?
Sapete come vi darei epigrammi a non finire? Basta portarmi via, lontano dal mio amore.
La prepotenza, lo vedete bene, non va bandita dal mondo; mi piace conversare con gli abili e i tiranni.
Tra tutti i ladri i fessi sono i peggiori: vi derubano del tempo e della pazienza.
Essere compiaciuti dei propri limiti è una condizione disperata.
La sottigliezza non abbandona mai gli uomini si spirito, specialmente quando sono nel torto.
Eros, il desiderio, è figlio di Penia, la mancanza.
In me ci son sempre stati due pagliacci, oltre agli altri, quello che chiede soltanto di starsene dov'è e quello che s'immagina che più lontano si stia un po' meno peggio.
Triste è l'uomo che ama le cose solo quando si allontanano.
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
Un anno a Londra non cambierà i miei sentimenti: cento anni non ci riuscirebbero!
Io so che cosa vuol dire un uomo senza una donna, credere in una, essere di una, eppure non averla, passare anche anni senza che tu sia uomo con una donna, e allora prenderne una che non è la tua ed ecco avere, in una camera d'albergo avere, invece dell'amore, il suo deserto.
Le lettere d'amore si nutrono di lontananza.
Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg? Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio.
Nessun posto è lontano. Se desiderate essere accanto a qualcuno che amate forse non ci siete già?
Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso.