Amare è mettere la nostra felicità nella felicità di un altro.
L'arte è l'espressione più eccelsa di un'aritmetica interiore e inconscia.
Anche se l'interezza di questa vita non fosse altro che sogno e il mondo fisico un fantasma, io definirei questo sogno e questo fantasma abbastanza veri se, usando bene la ragione, non ne fossimo mai ingannati.
Il numero immaginario è un bello e meraviglioso espediente dello spirito divino, quasi un anfibio tra l'essere e il non-essere.
La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare.
L'arte di scoprire le cause dei fenomeni, o le vere ipotesi, è come l'arte della decrittazione, in cui un'ingegnosa congettura accorcia grandemente la strada.
È essenziale per la felicità che il nostro modo di vivere sia determinato dai nostri impulsi profondi e non dai gusti e dai desideri accidentali di coloro che il caso ha voluto fossero nostri vicini, o persino nostri parenti.
Non puoi credere che uno diventi felice se rende infelici gli altri.
Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito.
Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.
Per esser felici come un bambino o come un cane, non c'è che da essere innocenti come il bambino; o, come il cane, incapaci di peccato. Esser buoni, insomma.
L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.
La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.
La vera felicità ti viene da dentro. Nessuno può regalartela.
La felicità è conoscere e meravigliarsi.
La felicità non consiste nell'acquistare e godere ma nel non desiderare nulla, perché consiste nell'essere liberi.