Di molto, il primo elemento della felicità è l'essere saggio.
Sono nato non per partecipare all'odio ma per partecipare all'amore.
Solo il tempo rivela l'uomo giusto; il malvagio, invece, lo riconosci in un giorno solo.
Il potere si conquista soltanto col soccorso delle masse e del denaro.
Nessuno ama colui che porta cattive notizie.
Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell'uomo.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.
La felicità sociale sta nell'impiego pacifico e nell'armonia dei godimenti dei singoli.
Ogni felicità è un'innocenza.
Nessun essere umano può capire veramente un altro, e nessuno può fare la felicità di un altro.
La felicità, quella gioia acuta che sconvolge il cuore, quella specie di spasimo dell'anima.
La vita insegna che non si è felici se non a prezzo di qualche ignoranza.
Comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa.
La felicità è vivere e io sono per la vita.
Felice è chi ha potuto conoscere le cause delle cose.
Alcuni temono che la felicità sia un bene molto lontano, quasi irraggiungibile, motivo per cui corrono a più non posso nella speranza di avvicinarla, senza mai rendersi conto che più corrono e più se ne allontanano.
I saggi approfittano degli stolti più che gli stolti dei saggi, poiché i saggi evitano gli errori degli stolti, mentre questi ultimi non imitano le accortezze dei saggi.
La saggezza dei principi è di corta durata.
È impossibile vivere piacevolmente se non si vive saggiamente, bene e con giustizia; ed è impossibile vivere saggiamente, bene e con giustizia se non si vive piacevolmente.
Ci sono voci più anziane e sagge che possono sempre aiutarti a trovare il giusto sentiero, se solo sei disponibile ad ascoltarle.
Gli Umoristi dicono cose savie vestite di pazzia, e pazzie vestite di saviezza.
La vera saggezza è meno supponente della stupidità. L'uomo saggio dubita spesso, e cambia la sua opinione; lo stupido è ostinato, e non ha dubbi; egli conosce tutte le cose ma non la sua stessa ignoranza.
Ogni saggezza è già stata pensata. Bisogna solo cercare di pensarla ancora una volta.
Sapere di sapere quel che si sa e sapere che non si sa quel che non si sa: ecco la saggezza.
La saggezza è imperativa, perché il suo fine è quello di determinare ciò che si deve e che non si deve fare.
Riflettendo si impara la saggezza.
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