Di molto, il primo elemento della felicità è l'essere saggio.
Il tempo è un dio benigno.
Merita solo disprezzo l'uomo politico che, per qualsiasi ragione, ha paura di fare ciò che ritiene meglio per lo Stato.
È proprio dell'uomo saggio sopportare bene i colpi della sorte.
I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa.
Alle donne il silenzio reca ornamento.
Attento fra i distratti, ben sveglio tra i dormienti, il saggio distanzia gli altri come un veloce cavallo da corsa un ronzino.
Insieme al successo arriva una reputazione di saggezza.
L'inizio della saggezza si trova nel dubbio; col dubitare noi perveniamo alla domanda, e col cercare possiamo arrivare alla verità.
Né amare né odiare: questa è la metà di ogni saggezza. Nulla dire e nulla credere è l'altra metà. Certo però si volgeranno volentieri le spalle a un mondo che rende necessarie norme come questa.
I fontanieri incanalano l'acqua, gli armaioli piegano i dardi, i falegnami piegano il legno, i saggi piegano se stessi.
Non diventare mai troppo grande per fare domande. Non diventare mai troppo sapiente per conoscere qualcosa di nuovo.
La saggezza non può prevenire una caduta, ma può provvederla di un cuscino.
Il metodo migliore per arrivare alla saggezza è imitarla.
Colui che non cambia mai le sue opinioni, non corregge mai i suoi errori, non sarà mai più saggio l'indomani di quanto non sia oggi.
La musica è la tua esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.