Gli Umoristi dicono cose savie vestite di pazzia, e pazzie vestite di saviezza.— Carlo Dossi
Gli Umoristi dicono cose savie vestite di pazzia, e pazzie vestite di saviezza.
S'ha vergogna di un debito di poche lire, si ha quasi orgoglio di uno di molte. Solletica la propria vanità il poter dire "sono pieno di debiti" e si rialza superbamente la testa, invidiati perfino dai nostri creditori.
Tutti fuggono, perfino gli amici, da chi è colpito da una malattia contagiosa. Va dunque posta, fra le contagiose, anche la bolletta.
Continuamente nascono i fatti a confusione delle teorie.
S'impara spesso dai ricchi a fare il pitocco.
Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.
La saggezza è imperativa, perché il suo fine è quello di determinare ciò che si deve e che non si deve fare.
Non credo che l'universo si possa spiegare solo con cause naturali, e sono costretto a imputarlo alla saggezza e all'ingegnosità di un essere intelligente.
È importante ricordare che la vera gioia della realizzazione sta nella sfida, non nel risultato. In un mondo in continuo cambiamento, l'eterna saggezza dei tempi non cambia mai. La strada per il paradiso è il paradiso.
Appari saggio, non dire nulla e borbotta. Il discorso è stato dato per nascondere il pensiero.
Fate il bene in ogni tempo, in ogni luogo, in tutte le circostanze in cui potrete farlo e sarete virtuosi e saggi.
Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Credimi: anche la più grande saggezza talvolta ha reso miseri gli uomini.
Coraggiosi, noncuranti, beffardi, violenti così ci vuole la saggezza: che è femmina e sa amare solo il guerriero.
Il saggio soltanto trae dalla vita e da ogni età tutto il suo sapore, perché ne sente la bellezza, la dignità e il prezzo.
Se mi offrissero la saggezza alla condizione di tenerla per me, senza comunicarla a nessuno, non la vorrei.