I più gran dotti non sono gli uomini più saggi.
La natura, il vicario di Dio onnipotente.
Il saggio teme il suo nemico.
Nella vita non bisogna essere troppo curiosi, né dei segreti di Dio né di quelli della propria moglie.
Lo stolto non sa tacere.
Arranco. Avete presente il verbo arrancare? Arrancare: il lento, faticoso, deprimente, ma determinato procedere di un uomo che non ha più niente nella vita, tranne l'impulso di dover, semplicemente, continuare la lotta.
La via della saggezza è non essere identificati con nulla al di fuori del Sé.
Chi non cambia è solo il saggio più elevato o lo sciocco più ignorante.
Se il pazzo persevererà nella sua follia diventerà saggio.
Saggio è colui che non si lamenta per le cose che non ha, ma sa apprezzare quelle che ha.
Il tentativo di congiungere la saggezza col potere ha avuto solo raramente successo e inoltre solo per un breve momento.
Ci vuole un uomo saggio per gestire una bugia; uno sciocco farebbe meglio a rimanere onesto.
Saggio è colui che rende monotona l'esistenza, perché allora ogni piccolo accidente possiede il privilegio della meraviglia.
La condizione ideale sarebbe, lo ammetto, che gli uomini avessero ragione per istinto; ma dato che siamo tutti soggetti a smarrirci, la cosa ragionevole da fare è imparare da quelli che possono insegnare.
Avere una cattiva opinione degli uomini è forse la forma più alta di saggezza e di virtù.
La via del saggio consiste nell'essere generoso e nel non competere.