Chi manda la sua lingua avanti del pensiero non ha del saggio.— Giulio Cesare Croce
Chi manda la sua lingua avanti del pensiero non ha del saggio.
Chi naviga nel mar delle sensualità si sbarca al porto delle miserie.
Chi dà pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi.
Chi non mangia da tutte due le bande, non è buona simia.
Chi a se stesso non è buono, manco può esser buono per altri.
All'uomo più saggio, ampia com'è la sua visione. La Natura resta di una certa infinita profondità, di una certa infinita espansione e tutta l'esperienza finora raggiunta limita se stessa a pochi secoli calcolati e miglia quadrate misurate.
Se vuoi essere saggio, impara ad interrogare con ragionevolezza, ad ascoltare con attenzione, a rispondere con calma e a stare zitto quando non hai nulla da dire.
Il sapiente non è colui che conosce gli inesistenti valori assoluti, ma colui che conosce questo relativo più utile, più conveniente e più opportuno, e lo sa attuare e fare attuare.
Gli uomini orgogliosi imparano in vecchiaia a essere saggi.
Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi.
Ci vuole una forma superiore di saggezza per sapere quando occorre usare l'ingiustizia.
La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.
La saggezza del padre è il più grande ammaestramento per i figli.
L'uomo saggio non è un utensile destinato a un solo uso.
Un cuore amorevole è la saggezza più vera.