La natura è una musica alla quale gli uomini sono quasi sempre sordi.
Non c'è niente che assomigli così poco al sonno come la morte. Il sonno è dolcezza, e tutti lo desiderano, la morte è condanna, il sonno è pausa e intervallo, la morte è immutabile stato, il sonno è restauro, la morte distruzione.
Io mi sono conosciuto nel sogno.
Gli unici rimproveri che noi non siamo mai disposti e ricevere, sono quelli che abbiamo meritati.
Il suicidio richiede un destinatario o dei destinatari. Qualcuno che noi decidiamo di punire.
Chi sa "ascoltarsi" vive più vite. Per chi attinge alla propria sensibilità profonda, il passato non è mai morto; non solo, ma la sua vita presente si dilata immensamente di là dai suoi limiti apparenti, ad abbracciare innumerevoli esperienze.
La natura è soltanto un luogo dove andiamo a meravigliarci di essere tanto stupidi.
La natura non fa nulla di inutile.
Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta.
La natura unisce qualche volta alle nostre azioni effetti e spettacoli con una specie di prefazione cupa e intelligente, come se volesse farci riflettere.
Alla natura sta a cuore solo la nostra esistenza, non il nostro benessere.
Gli uomini discutono, la natura agisce.
Se la natura non fa nulla d'incompiuto né invano, è necessario che la natura abbia fatto tutto a causa degli uomini.
La natura pare qui in molti o di molti animali stata più presto crudele matrigna che madre e d'alcuni non matrigna ma pietosa madre.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili.
Tutto piange quaggiù, e la natura versa in un pianto quotidiano sulle miserie della creazione con le rugiade de' cieli.