Una volta credevo in Dio. Adesso credo soltanto in Dio.
L'anima nobile si fa un alimento di quelle cose che per l'essere volgare sono veleno.
Il volto del passato ci attira soltanto nella misura in cui è su di lui il riflesso dell'eterno.
Lo spirito filosofico consiste nel preferire alle menzogne che fanno vivere le verità che fanno morire.
La donna promette quel che solo Dio può mantenere. Non essere amaro con lei. Non è forse già meraviglioso che una tale promessa esista? Iddio non ha richiamo più irresistibile di quello della donna.
L'uomo non è libero nella misura in cui non dipende da nulla o da nessuno: è libero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che ama, ed è prigioniero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che non può amare.
Io credo perché ho bisogno di credere in Dio e nel «dopo» che c'è oltre la vita. La fede, per me, è un dogma. Un valore assoluto. Che fa parte della vita di chiunque, anche di quelli che dicono di non credere.
La fede ti dà una forza interiore insieme a un senso di equilibrio e di prospettiva nella vita.
E' naturale che dubito. Non pratico una certezza. Pratico una fede.
Noi ci limitiamo ad analizzare Gesù dal punto di vista storico, al pari di Alessandro Magno o Giulio Cesare, altre grandi figure che hanno cambiato il corso degli eventi: se davanti a questo la fede barcolla, povera fede.
Con me nel carcer nero ragiona il prigioniero; si scorda gli affanni e pene, e al suon di sue catene cantando va talor.
La fede nell'opinione pubblica diventa in quelle contrade una specie di religione, e la maggioranza è il suo profeta.
La fede porta al cielo. Il sapere a mala pena alla luna.
Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere.
Meno credo in Dio più ne parlo.
Esistono davvero anime senza fede, le quali per l'abuso delle grazie hanno perduto questo tesoro immenso, sorgente delle sole gioie pure e vere.