Il volto del passato ci attira soltanto nella misura in cui è su di lui il riflesso dell'eterno.— Gustave Thibon
Il volto del passato ci attira soltanto nella misura in cui è su di lui il riflesso dell'eterno.
L'uomo non è libero nella misura in cui non dipende da nulla o da nessuno: è libero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che ama, ed è prigioniero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che non può amare.
Una volta credevo in Dio. Adesso credo soltanto in Dio.
L'amore senza eternità si chiama angoscia: l'eternità senza amore si chiama inferno.
Le cose supreme non fioriscono che al di là della tomba. Ma esse cominciano quaggiù e la loro fragile semenza è nei nostri cuori, e niente fiorisce nel cielo, che non sia prima germogliato sulla terra.
Lo spirito filosofico consiste nel preferire alle menzogne che fanno vivere le verità che fanno morire.
Il passato è stato messo in una teca, sigillato, perché non nuoccia. Lo si può venerare, ma lo si teme. E comunque non deve essere imitato. Gli antichi, invece, in ogni momento hanno sempre guardato indietro. Da lì traevano ispirazione. Cancellavano per ricreare.
Ricordati chi sei, ricordati da dove vieni, ricorda il tuo passato senza subirlo mai.
C'è una sorta di sollievo nel vuoto del mare. Né passato, né futuro.
Il passato è attaccato alle nostre spalle. Non dobbiamo vederlo; ma possiamo sempre sentirlo.
Più lontano lascio il passato dietro di me, più sono vicina a forgiare il mio carattere.
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
Del passato interessa solo quello che, a rammentarlo, dà piacere.
Vivere nel passato è un'attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare diritta per la tua strada.
L'uomo che rimira il suo passato è un uomo che merita di non avere un futuro a cui guardare.
Il giorno seguente è lo scolaro del precedente.