L'unico tempo certo è quello passato.— Lucio Anneo Seneca
L'unico tempo certo è quello passato.
Come tutti i vizi mettono radici profonde, se non sono estirpati sul nascere, così i sentimenti di tristezza e di infelicità, che dilaniano se stessi, finiscono per nutrirsi del loro amaro, e il dolore si fa una perversa voluttà di soffrire.
Nulla in natura è tanto sacro da non trovare un sacrilego, ma non per questo gli esseri divini sono meno in alto.
In qualsiasi genere di vita troverai divertimenti, distensioni e piaceri, se vorrai giudicare lievi i mali piuttosto di renderteli odiosi.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
Che cosa servono a quel tizio ottant'anni trascorsi nell'inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente.
Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato.
Tutti portiamo il passato dentro di noi, come il nautilo rinchiuso; e dobbiamo trovare modi per esorcizzarlo, perché non metta a repentaglio il nostro destino.
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano.
Ho lasciato incompiute una quantità di cose. Ma questo è naturale. E, a proposito, val la pena di ricordare che in francese il passato si chiama imperfetto.
È difficile vivere nel presente, ridicolo vivere nel futuro, e impossibile vivere nel passato. Nulla è così distante quanto un minuto fa."
Colui che si volge a guardare il suo passato, non merita di avere futuro avanti a sè.
Ognuno è fatalmente legato al passato dalla memoria delle cose, delle piccole cose che sono come molecole di noi stessi.
Il mio passato: quando è stato bello, rammento la situazione; quando è stato brutto, rammento me stesso.
Nessun uomo è abbastanza ricco da poter riscattare il proprio passato.