Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.— George Santayana
Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.
A volte dobbiamo fuggire nelle solitudini aperte, nell'assenza di scopi, nella vacanza morale consistente nel correre puri rischi, per affilare la lama della vita, per saggiare le difficoltà ed essere costretti a sforzarsi disperatamente, vada come vada.
È un grande vantaggio per un sistema filosofico essere sostanzialmente vero.
Il corpo è uno strumento, la mente la sua funzione, il testimone e la ricompensa delle sue azioni.
L'universo, per quanto possiamo osservare, è una macchina immensa e meravigliosa.
La felicità dovrebbe essere l'unica condizione della vita; dove la felicità fallisce, l'esistenza rimane un folle e lamentevole esperimento.
Il passato è come certi torturati. Duro a morire.
La gente fa sempre così. Rimpiange il passato come se il passato equivalesse al concetto del bene e odia il presente come se il presente equivalesse al concetto del male: volutamente ignorando che nel passato facevan lo stesso."
C'è una dualità che può essere perseguita ed è correlata ad una dualità tra passato e futuro, e le nozioni di controllo e di conoscenza. Così possiamo avere conoscenza del passato, ma non possiamo controllarlo; possiamo controllare il futuro, ma non si ha alcuna conoscenza di esso.
Il passato è costruito a partire dal presente, il quale seleziona ciò che, ai suoi occhi, è storico, vale a dire precisamente ciò che, nel passato, si sviluppa per produrre il presente.
Il presente è un punto appena passato.
Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri.
Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo.
Continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.
I dogmi di un passato tranquillo sono inadeguati al presente tempestoso. La situazione è irta di difficoltà, e noi dobbiamo essere all'altezza della situazione. Poiché il nostro caso è nuovo, dobbiamo pensare in modo nuovo e agire in modo nuovo. Dobbiamo emanciparci.
Non si dovrebbe mai guardare i vecchi ritratti. Anzi, non si dovrebbe mai farsi fare un ritratto. Gli anni passano, e un bel giorno si hanno così dei testimoni dolorosi della propria giovinezza, del tempo passato.