Il posto dopo più fiorisce l'ottimismo è il manicomio.
Ogni civiltà è diventata di quando in quando una crosta sottile su un vulcano di rivoluzione.
Il ballo è la più alta, la più commovente, la più bella delle arti, perché non è mera traduzione o astrazione dalla vita; è la vita stessa.
L'assenza di difetti nella bellezza è di per sé un difetto.
Danzare è prendere parte al controllo cosmico del mondo.
L'ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
Come "famiglia Italia" dobbiamo essere ottimisti nonostante le difficoltà.
L'ottimismo, quando non sia per avventura il vuoto cianciar di cotali sotto la cui piatta fronte non altro alberga se non parole, sembra non pure un pensare assurdo, ma anche iniquo davvero, un amaro scherno dei mali senza nome patiti dall'umanità.
L'ottimista è altrettanto décadent del pessimista e forse ancora più dannoso.
Forzati sempre a vedere il contorno luminoso che si trova dietro la nuvola più tetra, e potrai affrontare con piena fiducia anche una prospettiva nera.
L'ottimismo è l'oppio del genere umano.
Non dico che gli ottimisti siano sempre fatui, ma i fatui sono sempre ottimisti.
Non dico che tutti gli ottimisti siano fatui. Ma certamente tutti i fatui sono ottimisti.
L'ottimismo è una forma di coraggio che dà fiducia agli altri e conduce al successo.
Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere malvagio, il mondo non ci crede. É sbalorditiva la stupidità dell'ottimismo.