Penso sia ridicolo pensare di fare un remake di "Casablanca". I film sono un prodotto del loro tempo.— Hayao Miyazaki
Penso sia ridicolo pensare di fare un remake di "Casablanca". I film sono un prodotto del loro tempo.
La vita è una luce ammiccante nel buio.
Le persone imparano solo quando le cose si mettono male.
La cosa a cui meno aspiro in assoluto è diventare il Primo Ministro del Giappone. Si tratta di un lavoro deprimente, perché non è possibile dire la verità alle persone che non vogliono sentire la verità.
Guardando i bambini ritroviamo forza e coraggio.
Il vecchio Dostojevskij dice "la bellezza ci salverà". Io direi "il senso del ridicolo". Se ritroviamo il senso del ridicolo siamo salvi.
C'era una volta un taglialegna, il quale, stanco della vita - così almeno diceva - avea gran voglia di andarsene al mondo di là. Da che era venuto al mondo, a sentir lui, il cielo spietato non avea mai voluto esaudire un solo dei suoi voti.
Le persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che non sono.
Il mio primo dove è di cominciare, finalmente, a vivere come membro del genere umano, che non è più ridicolo di quanto io sia. E il mio primo atto umano è quello di riconoscere di quanto io sia debitore a tutti gli altri.
Totò Cuffaro è stato condannato per un reato ridicolo.
Le uniche copie buone sono quelle che ci fanno vedere il ridicolo nei cattivi originali.
La necessità di parlare, l'imbarazzo di non aver nulla da dire e la brama di mostrarsi persone di spirito sono tre cose capaci di rendere ridicolo anche l'uomo più grande.
V'è alcunché di ridicolo e sconcertante insieme nel modo in cui gli uomini si sono fatti influenzare al punto da ritenere che il modo di pensare della scienza colga l'intima realtà delle cose, e nel fatto che essi definiscono falsi gli altri modi di pensare le cose, di percepirle e di goderle.
Ancora più divertente dell'uomo che è stato reso ridicolo è quello che, quando gli succede qualcosa di bizzarro, si rifiuta di ammetterlo e si sforza di mantenere la sua dignità.
La verità passa per tre gradini: viene ridicolizzata, viene contrastata, viene accettata come ovvia.