In arte l'economia è sempre bellezza.— Henry James
In arte l'economia è sempre bellezza.
Non è una bellezza, ma è bella, due cose molto diverse. Una bellezza ha un viso impeccabile, mentre il viso di una bella donna può avere difetti che servono soltanto a intensificare il suo fascino.
È sciocco dubitar di sé stessi come sarebbe dubitare del proprio miglior amico: anzi si deve cercare di essere il proprio migliore amico e di vivere così in eletta compagnia.
La vita è, di fatto, una lotta. Su questo punto pessimisti e ottimisti si trovano d'accordo.
Stare a Roma e non far mai una passeggiata a piedi, sarebbe, mi sembra, poco divertente.
È così che si vive a New York: traslocando ogni tre o quattro anni. Allora hai sempre l'ultima parola.
L'arte è un bisogno di distruggersi e di sparpagliarsi, grande inaffiatoio di eroismo che inonda il mondo.
L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo.
L'arte è la domenica della vita.
Anche in un falso d'arte c'è qualcosa di vero!
O si è un'opera d'arte o la si indossa.
L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
L'arte è ad un tempo rappresentativa e simbolica.
Chi dice romanticismo dice arte moderna, cioè intimità, spiritualità, colore, aspirazione verso l'infinito, espressi con tutti i mezzi presenti nelle arti.
Nell'arte, la bellezza non è altro che la bruttezza mitigata.
Uno degli uffici dell'arte è convogliare i rimpianti ed i rimorsi.