I vecchi hanno bisogno di una eternità diversa e di credere che non lavorano solo per i vermi. Ecco perchè ci sono moglie e figli, affari, lavoro, patria: per dare uno scopo alle fatiche e ai sacrifici quotidiani.
Hai paura solo se non sei in armonia con te stesso. Le persone hanno paura perché non si sono mai impadronite di se stesse.
Tutti gli uomini sono santi, se prendono veramente sul serio i propri pensieri e le proprie azioni.
La malinconia ha questo di diabolico, che non solo ti fa ammalare, ma ti monta la testa e ti rende miope o addirittura superbo.
I libri hanno valore soltanto se conducono alla vita, se servono e giovano alla vita, ed è sprecata ogni ora di lettura dalla quale non venga al lettore una scintilla di forza, un presagio di nuova giovinezza, un alito di nuova freschezza.
Noi pretendiamo che la vita debba avere un senso: ma la vita ha precisamente il senso che noi stessi siamo disposti ad attribuirle.
La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandone gli appetiti, e porta seco tutti i dolori.
L'età è quella che pensi che sia. Si è vecchi quanto si pensa di esserlo.
Ogni vecchio si vede come una somma di astuzie riuscite. Ogni giovane si sente l'origine del mondo.
Invecchiare significa passare dalla passione alla compassione.
Guai della vecchiaia: non potere sollevare un fuscello senza sentirsi morire.
Invecchiare non è altro che rassegnarsi a invecchiare. Non trovo un'altra spiegazione.
La vecchiaia è l'età più capace di rancori. Per la collera manca la forza, manca la rapidità della reazione, e al colpo non corrisponde la percossa.
Vecchiaia. È quel momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si può ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
L'uomo vecchio ha per nemico tutta la natura.
La vecchiaia non m'è mai sembrata una scusante alla perfidia umana: anzi, son più disposto a considerarla una circostanza aggravante.
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