Quei bordelli del pensiero che si chiamano giornali.— Honoré de Balzac
Quei bordelli del pensiero che si chiamano giornali.
Gli uomini non vogliono mai distinguere tra la costanza e la fedeltà.
Il piacere è come certe droghe medicinali: per ottenere sempre lo stesso risultato bisogna raddoppiare la dose.
La volontà può e deve essere motivo d'orgoglio più dell'ingegno.
La chiave di tutte le scienze è senza dubbio il punto di domanda, dobbiamo la maggior parte delle scoperte importanti al: Come? e la saggezza nella vita è quello di chiedere di tutto: perché?
È il successo che fa il grande uomo.
I giornalisti scrivono perché non hanno niente da dire, e hanno qualcosa da dire perché scrivono.
Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi giornale se non conosce quali interessi controllano il giornale.
Il giornalismo è anche dominato dagli eventi. È dominato giustamente dalle notizie. Spesso si ritorna a parlare di una situazione, di un Paese, di un'emergenza, grazie o in conseguenza di una notizia, di un episodio.
Grande è il giornalismo. Un abile direttore di giornale non è il governatore del mondo, essendo uno di coloro che lo persuadono?
Il giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima.
Non invento i miei libri: saccheggio storie dai giornali o ascolto con orecchio attento le vicende degli amici. Da questi spunti poi i miei personaggi emergono da soli, con naturalezza.
Il giornalismo è un viaggio all'esterno di se, i libri sono un viaggio dentro di se.
Se le parole sono state inventate per nascondere il pensiero, allora i giornali sono un grande miglioramento di una pessima invenzione.
Non avere un pensiero e saperlo esprimere : è questo che fa di qualcuno un giornalista.
Per raccogliere i beni inestimabili prodotti dalla libertà di stampa, bisogna sapersi sottomettere ai mali inevitabili che essa fa nascere.