La corruzione comincia con un piatto di pasta.— Indro Montanelli
La corruzione comincia con un piatto di pasta.
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere, perché è più comodo, un padrone da servire.
L'amore del potere esclude tutti gli altri.
La depressione è una malattia democratica: colpisce tutti.
Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo, di avere per capitale una città sproporzionata per nome e per storia, alla modestia di un Popolo che quando grida "forza Roma" allude solo ad una squadra di calcio.
In Italia la corruzione ce l'abbiamo nel sangue, anche se non ci piace. Siamo cattolici, per la madonna. Pecca e confessa e fatti perdonare e ripecca, e alla fine tutti sono contenti.
Corruzione che s'adorna di illusioni.
Meglio il sacrificio di uno solo che la corruzione di molti.
La corruzione è la nostra unica speranza. Finché c'è quella, i giudici sono più miti, e in tribunale perfino un innocente può cavarsela.
La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti.
Il primo segno di corruzione in una società ancora viva si ha quando il fine giustifica i mezzi.
Occhio ai corruttori di minoranze.
Se vuoi formarti un concetto probabilmente adeguato della corruttibilità di un uomo, scruta la qualità e la forza de' suoi desideri.
La corruzione, il sintomo più infallibile della libertà costituzionale.