La corruzione comincia con un piatto di pasta.
In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere, perché è più comodo, un padrone da servire.
In Italia il giornalista non si sente espressione dell'opinione pubblica ma portavoce della sua fazione. Attacca in nome della confraternita di cui fa parte ma non dirà mai una parola contro la sua confraternita.
Il vero cacciatore ama gli animali a cui dà la caccia, forse anche perché li considera complici di questo gioco in cui ritrova la sua origine esistenziale. Non spara, per esempio, sul bersaglio fermo: lo considera sleale.
In Italia si può cambiare soltanto la costituzione. Il resto rimane com'è.
Non ho paura della morte, ma di morire.
Se vuoi formarti un concetto probabilmente adeguato della corruttibilità di un uomo, scruta la qualità e la forza de' suoi desideri.
Corruzione che s'adorna di illusioni.
Il primo segno di corruzione in una società ancora viva si ha quando il fine giustifica i mezzi.
In Italia la corruzione ce l'abbiamo nel sangue, anche se non ci piace. Siamo cattolici, per la madonna. Pecca e confessa e fatti perdonare e ripecca, e alla fine tutti sono contenti.
La corruzione, il sintomo più infallibile della libertà costituzionale.
La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti.
Cristianesimo, alcol: i due grandi mezzi della corruzione.
Meglio il sacrificio di uno solo che la corruzione di molti.
La corruttela de' costumi è mortale alle repubbliche, e utile alle tirannie, e monarchie assolute. Questo solo basta a giudicare della natura e differenza di queste due sorte di governi.