La depressione è una malattia democratica: colpisce tutti.— Indro Montanelli
La depressione è una malattia democratica: colpisce tutti.
Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
La virtù femminile è un'invenzione dell'uomo.
Nessuno contesta il diritto di ognuno a disporre della sua vita, non vedo perché gli si debba contestare il diritto a scegliere la propria morte.
In tutti i Paesi e in tutti i tempi la fellonia, il tradimento e lo spergiuro allignano. Ma solo in un Paese privo di etica aristocratica e militare come l'Italia potevano essere codificati in una «guida» alla politica di un Principe.
Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già per tre quarti morto.
È tipico del depresso non fare niente ma aspettarsi che gli altri facciano qualcosa per lui.
Nei miei film depressione e tristezza entrano sempre in gioco.
L'unico modo per liberarsi dalla depressione cosmica è essere ubriachi.
Non sono mai le circostanze esteriori, è sempre il sentimento interiore ‐ depressione, insicurezza, o altro ‐ che dà a queste circostanze un'apparenza triste o minacciosa.
Nessuno ascolta storie tanto deprimenti quanto quelli che sono gravemente feriti in un letto d'ospedale.
La depressione nasce da una forma di egoismo, da cui si esce con l'umiltà.
La depressione si presenta sotto forma di realismo sul marciume del mondo in generale e della tua vita in particolare.
La depressione manifesta se stessa con la mancanza di volontà.
Mi deprime moltissimo vedere distruggere un pianeta. L'unica cosa che mi deprime ancora di più è essere sul pianeta mentre viene distrutto.
Quando il dolore se ne va comincia la vera battaglia: depressione, noia, ti senti così schifosamente giù che vuoi farti fuori da solo.