Ho scoperto la fede in Dio durante la mia prigionia.— Ingrid Betancourt
Ho scoperto la fede in Dio durante la mia prigionia.
Forse era una prigionia necessaria. Essa mi ha permesso di capire chi è Dio, di stabilire una relazione con lui, con molta ammirazione, molto amore ma - soprattutto - comprendendo chi è, attraverso la sua parola.
Sono riuscita a perdonare, e non solo ai miei sequestratori. Ho perdonato anche quelli che erano prigionieri con me, con i quali talvolta ci sono stati momenti molto difficili.
La pace, che sogniamo, sarà possibile il giorno in cui ci sarà un atteggiamento diverso nei cuori.
Per te sono un ateo, ma per Dio sono una leale opposizione.
Il culto di Dio dipende unicamente dal culto che l'uomo ha per sé stesso, è soltanto una manifestazione di esso.
Dio è l'eterno, mentre il tempo è un idolo, quando diventa oggetto di venerazione.
Vivere è molto difficile, morire è sempre un dispiacere, e il concetto d'un Dio che aiuta ad affrontare le due imprese può dare un sollievo infinito: lo capisco bene.
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
Dio è l'invisibile evidente.
Per ritrovare Dio, basta guardarsi intorno.
Il pensiero della non esistenza di Dio non ha mai spaventato nessuno, ma è terrorizzante invece pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto.
Non crederò mai che dio giochi a dadi col mondo.
Anche Dio fa dei progressi nell'apprendimento: lo si nota dai miglioramenti nella creazione della donna nei confronti dell'uomo.