Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore.
Il calendario è un'invenzione degli uomini; per lo spirito, il tempo non esiste.
La gente non legge quello che non gi interessa, e se gli interessa è perché ha la maturità di farlo.
In ultima istanza la bellezza altro non è che un atteggiamento.
Se si riesce a vivere abbastanza si ha la possibilità di rivedere le proprie condizioni e rettificarne alcune.
La felicità è saponosa, scivola via tra le dita e invece ai problemi ci si può attaccare, offrono un appiglio, sono ruvidi, duri.
La cosa più mirabile del mondo, dice un certo filosofo, è un uomo buono che lotta contro l'avversità; ma c'è una cosa anche più mirabile: un uomo buono che viene a soccorrerlo.
Il dolce latte dell'avversità, la filosofia.
Le avversità assomigliano a un forte vento, che non soltanto ci tiene lontani dai luoghi in cui altrimenti saremmo potuti andare, ma ci strappa anche di dosso tutto il superfluo cosicché in séguito ci vediamo come realmente siamo, e non come ci piacerebbe essere.
Non è gran cosa comportarsi da forte nella buona fortuna, quando la vita va a gonfie vele;anche la maestria del pilota non si rivela col mare calmo e il vento in poppa: ci vuole un'avversità che metta il cuore alla prova.
Le avversità possono essere delle formidabili occasioni.
Molti possono sopportare l'avversità, ma pochi tollerano il disprezzo.
Dovremmo amar più le avversità che le prosperità: queste vagliono a farci uscir di noi stessi, e quelle vi ci fanno entrare.